15 ago 2008

Ma i figli danno la felicità? | L'espresso



Ma i figli danno la felicità? | L'espresso
Quando sei bambina ti raccontano favole di principi che ballano con la bella che poi sposandosi diventa principessa, mettono al mondo dei principini, e finisce sempre che " tutti vissero felici e contenti " ... e dunque tu ti figuri che sia ciò che ti aspetta nella vita...
Però poi Pollicino ed i suoi fratelli vengono abbandonati nel bosco da un padre così povero che non ce la fa a sfamarli...coma mai ? Qualcosa va storto persino nelle favole ?
Forse sì ,forse oggi più di ieri succede che la nascita dei figli non porti la supposta felicità, ma che travolga e stravolga i genitori sotto una mole insostenibile di responsabilità ed impegni a cui non erano stati preparati.
Oggi i giovani crescono deresponsabilizzati fino ad età adulta e poi finalmente si sposano o convivono e , credendo di coronare la loro felicità o di salvare un rapporto di coppia che fa acqua da tutte le parti ,concepiscono un figlio ed in breve si trovano la vita stravolta dalle difficoltà di crescere un bambino . Allevare un figlio non è come nella pubblicità, ma è un grosso impegno per il quale si deve essere " allenati " ma loro non sono abituati al sacrificio , al senso di responsabilità, alla rinuncia , all'abnegazione per amore di un essere indifeso che dipende totalmente da te, e che spesso è anche molto indisponente.... dunque vanno in crisi : loro, come coppia e come genitori, i bambini e le famiglie di origine ,nonchè gli/le amanti che restano in bilico, in attese infinite e sempre dilazionate , di uomini/donne incapaci a riprendersi responsabilità di nuove relazioni , perchè ancora terrorizzati dalla precedente , e che non si decidono per paura che un rapporto clandestino , nato per evedere lo stress da famiglia , diventi un rapporto che li intrappoli identicamente a quello da cui fuggono .
Vivere la famiglia non è facile ,la realtà quotidiana di una coppia si regge abbastanza bene (nonostante che la quotidianità uccida ) , ma poi ,con la nascita dei bambini tutto si complica , perchè anche nel mgliore dei casi si tratta di dedicarsi totalmente e per tutta la vita al pargolo che : ti tiene sveglio la notte,che deve fare pò-pò proprio mentre mangi ,che crescendo ti sottopone ad impegni,preoccupazioni ed oneri anche economici sempre più esponenziali....ma ne vale veramente la pena ? Ma perchè lo fai ? Devono essere davvero grandi le aspettative relativamente alle gioie con cui ti ripaga ....se no perchè ti castreresti la vita in questo modo ?
Il guaio è che nessuno ti ha messo in guardia prima , anzi ti si vuole fare credere che la genitorialità sia il massimo delle gioie della vita , come puoi esimerti dal farti nascere il desiderio profondo di procreare ?
Tuttavia è indubbio che i giovani cresciuti nella nostra civiltà godereccia ,utilitaristica ed edonistica vanno in crisi " all'apparir del vero " e sentono il bisogno di fuggire dalla famiglia , dai pargoli e da tutti gli oneri annessi , certamente non appagati dalla presunta promessa di felicità data dall'avere concepito un figlio , perchè spesso anche la coppia , nel calarsi nei ruoli genitoriali , ha perso ogni capacità di relazionarsi con seduttività e piacevolezza , fagocitata dal nuovo arrivo troppo mitizzato, troppo presente, troppo ingombrante e totalizzante....

Uno su tanti ce la farà...???? Sì se si trovano nuovi equilibri e se si riporta l'evento
" bambino " nelle giuste proporzioni senza permettergli di invadere e senza farsi invadere .

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